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Meno inquinamento idrico e più amore per l’ambiente


I fiumi e i laghi italiani sono sempre più inquinati. In un caso su cinque le concentrazioni nocive superano i limiti di qualità ambientali, al punto da mettere a rischio la sopravvivenza della fauna e della flora acquatiche.

Una delle principali cause di inquinamento idrico è la presenza dei fertilizzanti e dei pesticidi provenienti dal settore agricolo , che penetrano nel terreno e contaminano le falde acquifere, a cui si aggiungono le sostanze chimiche originate nell’ ambiente industriale , alcune delle quali risultano particolarmente dannose per la salute dell’uomo e per numerose altre specie viventi.

Responsabile della cattiva salute di fiumi e laghi è anche la mancata o l’inadeguata depurazione delle acque reflue civili (comunemente chiamate fogne), che riversano direttamente nei corsi d’acqua materiali organici, batteri e composti contenenti fosforo e azoto.

Non intervenire in tempo per la decontaminazione delle acque significa mettere a rischio anche la salute dei consumatori di pesce proveniente da quei laghi e fiumi.

Rispetto a questi ultimi, l’inquinamento dei laghi ha caratteristiche un po’ diverse. Infatti, per la maggiore disponibilità d’acqua, un lago difficilmente si inquina tutto e all’improvviso, se non nel punto in cui è avvenuta la contaminazione. Questo fa sì che le conseguenze dell’inquinamento si avvertano con largo ritardo rispetto a quanto accade invece in un fiume.Inoltre, così come è lento il manifestarsi di una contaminazione, altrettanto lenta è la sua successiva opera di risanamento.

Insomma, se in diversi casi lo stato di salute dei fiumi e dei laghi italiani è critico, il quadro dei mari è ancora preoccupante, e non solo per quelli che circondano la nostra penisola.

L’ inquinamento marino è una conseguenza diretta delle sostanze inquinanti portate in mare dalle acque di scarico e dagli affluenti. A queste si aggiunge la grave presenza di petrolio e di alcuni suoi derivati, dovuta per esempio a perdite, scarichi, lavaggio di cisterne e incidenti navali.

Sono già trascorsi ventisette anni dal naufragio della superpetroliera Haven , che causò il più grave inquinamento da idrocarburi avvenuto nel mar Mediterraneo, e fa riflettere che le conseguenze di tale tragedia, seppur limitate grazie al tempestivo intervento degli operatori, non si siano ancora del tutto esaurite.

Di positivo, se non altro, è la crescente sensibilità nei confronti dell’ambiente . Tanti sono infatti i progetti intrapresi a favore dei mari – come 4Ocean, Plastic Whale e Seabin – che mirano a liberarne le acque dalla plastica , che rappresenta uno dei più diffusi inquinanti ambientali dei giorni nostri: il fenomeno delle isole di plastica del Pacifico (Pacific trash vortex) ne è la testimonianza più evidente.

Questo perché la concezione diffusa della plastica quale materiale senza valore porta le persone a usarla una volta e a buttarla. Invertire questo paradigma può aiutarci nel riutilizzo di questo materiale in mille modi creativi, compiendo così un ulteriore passo avanti in direzione della salvaguardia ambientale .

Stella Alpina srl ha intrapreso il suo cammino in questa direzione più di trent’anni fa, impegnandosi a fornire servizi ecologici necessari per una migliore tutela dell’ambiente, sia ad aziende pubbliche che private.

Fonte video: Repubblica.it

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